Una gita è come un libro interessante, movimentato, emozionante, tutto ancora da scrivere, quando si parte.

Davanti al mare infinito, qualcuno di noi si sente come un vero lupo di mare, pronto a sfidare le furie dei venti. Poi la dolce brezza e i colori tenui del mattino di Marano Lagunare ci riportano al reale.

Sulla motonave “Rosa dei venti”, cullati dallo sciabordio ondeggiante del mare spumeggiante, si sentono solo i click rumoreggianti delle macchine fotografiche che si mescolano alle grida gioiose dei bambini.

La voce sicura del comandante Martino e dell’esperta guida ci conducono in un viaggio, dove la natura si fa ammirare in tutto il suo splendore. Gli uccelli acquatici solcano le onde elegantemente e ci accolgono con i loro versi caratteristici.

Una coppia di cigni, con sei piccoli al seguito, sembra incuriosita, ma non spaventata dal nostro passaggio. Il parco naturale, tra il fiume Stella ed il mare Adriatico pare una trasmissione di Quark in diretta, tra la ricca flora e la caratteristica fauna.

In questo luogo rilassante si possono ammirare uccelli meravigliosi: eleganti Cigni reali, i misteriosi Fenicotteri rosa, i Cavalieri d’Italia, i coloratissimi Martin pescatore e tanti tanti gabbiani. Ecco in lontananza si intravedono gli antichi casoni dei pescatori. Ormai non hanno più lo stesso aspetto di una volta, ma appaiono rugosi e saggi come anziani che ne hanno passate tante. Testimoniano le loro antiche storie di mare e di pesca. Un passo nel passato tra le tradizioni che sono pagine importanti della storia della nostra regione.

Al rientro il capitano ci delizia con una musica allegra che viene trasmessa dagli altoparlanti della motonave: è un invito a ballare? Certamente sì. La Bora si fa sentire, soffia a 40 km/h, e diffonde la nostra gioia.

Entriamo in porto cantando e ballando e quando la motonave attracca qualcuno sa che questa gita, la più bella del mondo, ha scritto pagine meravigliose di un libro che ora sarà per sempre tutto nostro.

31 maggio 2023                                                      Gli alunni della primaria “N. Tommaseo” di Lavariano